Milano. Al Mudec è arrivata l'artista indigena e queer La Chola Poblete

Il 13 settembre si è aperta al Mudec di Milano la mostra Guaymallén di La Chola Poblete, artista argentina trans e indigena. Nelle sue opere, che spaziano fra pittura, scultura, fotografia e performance, racconta le conseguenze del colonialismo e del white power nel suo paese 


La Chola Poblete 





Lo scorso 13 settembre, presso il Mudec di Milano, si è aperta la mostra Guaymallén, dell'artista argentina trans e indigena La Chola Poblete. Rimarrà aperta al pubblico fino al 20 ottobre.  

La Chola Poblete nasce nel 1989 a Mendoza e, dopo il premio Deutsche Bank Artist of the Year nel 2023, ha ricevuto un riconoscimento speciale alla Biennale di Venezia. Oltre a essere artista e performer, è anche un'attivista LGBTQIA+, e attraverso le sue opere, che spaziano fra pittura, scultura, fotografia, disegno e acquerello, racconta le conseguenze del colonialismo e del white power, oltre che dell'esotizzazione delle popolazioni indigene. 
Vuole dare visibilità alla femminilità di donne cis, trans e travestiti  che troppo spesso viene oscurata e stigmatizzata dal Patriarcato. 
Analizza anche il concetto di arte in Occidente, e di quanto il contesto sociale e politico possano determinarlo. 

Si ispira al barocco andino, ma con un tocco di contemporaneità, trasformando gli spazi del museo in una serie di stanze che sembrano navate di uan chiesa. Prendono così forma i volti di antiche divinità, madonne, santi martiri, simboli religiosi. Si tratta di sculture realizzate con il pane, grazie al Panificio Davide Longoni. Fra queste c'è Maria & Papas lays, ovvero un idolo che mescola credenze religiose e ideologia queer.  

In questa esposizione si possono trovare anche tre  lavori fotografici che prendono le mosse dalla mitologia e delle quali lei è il soggetto principale. In She Wolf, rappresenta ad esempio la lupa capitolina, e anche dall'iconografia cristiana, come nella Virgen de la leche (Madonna Lactans, Vergine del latte). In una sua raffigurazione estrema su una T-shirt, lei stessa viene scuoiata. 




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