Femminicidio Giulia Cecchettin. Spuntano dei diari in cui Turetta annotava le sue ossessioni

Questa pagina parla di donne, ed è sbagliato concentrare l'attenzione sull'aggressore, ma in questo caso farò un'eccezione: sono stati trovati  i diari di Filippo Turetta, dove annotava minuziosamente tutti i suoi pensieri sulla ex fidanzata, quelli che lui considerava suoi comportamenti sbagliati e il suo disperato bisogno di attenzioni da parte sua

 






Programmi di approfondimento e anche telegiornali continuano a occuparsi del femminicidio di Giulia Cecchettin, assassinata dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, che nutriva un'ossessione per lei al punto che, secondo quanto è stato scoperto dagli inquirenti, aveva lasciato delle testimonianze scritte. 

Cartelle, diari, appunti in cui Turetta dava libero sfogo alla frustrazione e alla rabbia nei riguardi della ex, che l'aveva lasciato perché si sentiva soffocata da lui ma che, allo stesso tempo, si sentiva in colpa, e allora gli aveva concesso di restare amici. Ma le uscite con lui si trasformavano puntualmente in tentativi di riconquista. 

Un insieme di appunti e pensieri che riportano un'analisi meticolosa, come dimostra il titolo di una cartella "Cambi nel comportamento di Giulia", che ha tenuto aggiornato fino al 3 novembre, otto giorni prima del delitto. E ancora, nomi come "Cose carine per Giulia", oppure "Diario malessere". 

Turetta lamentava il fatto che non gli dedicasse sufficienti attenzioni,  lo ignorasse, e aveva riportato anche il giorno in cui lei aveva posto fine alla loro storia. In un file, titolato Piscol, riportava:

"Vorrei essere la sua priorità, essere più considerato (...) che mi facesse sentire speciale, almeno qualche volta, non succede mai, mi risponda che sono il migliore in qualcosa. Anche solo per lei". 

Questa insofferenza era stata manifestata anche durante l'interrogatorio, quando Turetta aveva espresso il suo disappunto sul fatto che Giulia uscisse con le amiche o i suoi compagni di università. 



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